UNUSUAL MATERIALS AND FORMS FOR A NEW AESTEHTIC
Introduzione al catalogo:
Una volta si diceva che l'arte contemporanea doveva uscire dai confini di un'estetica precisa e definita. Doveva osare, provocare, stupire e disorientare lo spettatore.
Oggi questa convinzione è ancora valida, ma sottilmente si avverte che qualcosa è cambiato. La "sfida" che ogni artista deve affrontare sembra a volte ben definita da uno schema geometrico di idee e visioni. Sembra esserci una nozione preconcetta, una regola non scritta, qualcosa di rigido che impone limiti o confini alla visione di un artista. Questo ostacolo viene generalmente superato solo nella creazione di sculture.
Certamente, nel corso della storia dell'arte, numerosi artisti si sono avventurati oltre la tela orizzontale, quadrata o circolare. Tuttavia, si è trattato spesso di esplosioni personali, di concetti unici, che talvolta hanno raggiunto livelli elevati, ma che non hanno necessariamente dato vita a un movimento definito.
Poi, a un certo punto, entra in gioco il continente africano, privo di materiali facilmente reperibili e di binari prestabiliti per la creazione artistica. Per alcuni questa mancanza può essere vista come una maledizione, ma per altri è una benedizione. La capacità di un artista diventa evidente osservando l'universalità del pensiero che lo permea: la sua visione si espande, a prescindere dalla situazione, dalla vita o dal luogo di appartenenza. Questo, a sua volta, ha trasformato le avanguardie del passato in ciò che sono oggi in termini di riconoscimento critico e artistico.
© Daniele Marella
