Combinando l'estetica del locale con argomenti globali, Abdoulaye Konaté fonde commento politico e artigianato tradizionale.
Abdoulaye Konaté crea installazioni su larga scala a base tessile utilizzando abiti tessuti e tinti, materiali originari della sua terra d'origine, il Mali. I tableaux astratti e figurativi di Konaté esplorano sia il linguaggio estetico che diverse questioni socio-politiche e ambientali. Facendo riferimento alla tradizione dell'Africa occidentale di usare i tessuti come mezzo di comunicazione, l'artista bilancia le questioni globali con un riferimento intimo alla sua vita e al suo Paese. Il suo lavoro si interroga spesso sui modi in cui le società e gli individui sono stati influenzati da fattori come la guerra, la lotta per il potere, la religione, la globalizzazione, i cambiamenti ecologici e l'epidemia di AIDS.
Le sue opere hanno l'aspetto di arazzi da parete: nella maggior parte dei casi sono composte da nastri di cotone ricamati a mano e stratificati. I colori giocano un ruolo importante e la scelta dipende non solo dalla composizione che ha in mente, ma anche dal significato simbolico: i colori sono parole della natura viva che permettono comunicazioni ma anche interpretazioni. Prima tre colori: bianco, nero e rosso. I poli magnetici che collegano la sostanza interna di ogni antico simbolismo sui colori. In Africa il colore è un simbolo religioso, pieno di significati e di potere.
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