E’ ufficialmente partito il conto alla rovescia per la 22a edizione del Premio Cairo per l’arte contemporanea, che si terrà il prossimo 9 ottobre al Museo della Permanente di Milano. Al vincitore dell’edizione 2023 verrà assegnato un premio di 25mila euro e l’opera entrerà a far parte della Collezione Premio Cairo.
L’evento, organizzato dal mensile ARTE di Cairo Editore diretto da Michele Bonuomo, vedrà svelate le opere di venti giovani artisti selezionati dalla redazione di ARTE. Tra i finalisti troviamo anche Alessandro Sicioldr Bianchi.
Ciascuno presenterà un’opera inedita che sarà valutata dalla giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’omonima Fondazione di Torino, coadiuvata da esperti di grande autorevolezza del mondo dell’arte; Luca Massimo Barbero, direttore Istituto di Storia dell’Arte-Fondazione Giorgio Cini di Venezia; Mariolina Bassetti, Presidente Christie’s Italia; Ilaria Bonacossa, direttrice Museo Nazionale dell’Arte Digitale di Milano; Lorenzo Giusti, direttore Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (Gamec) di Bergamo; Gianfranco Maraniello, direttore Polo Museale del Moderno e Contemporaneo del Comune di Milano; e infine il grande Emilio Isgrò, l’artista delle “cancellature”, uno dei nomi italiani più famosi a livello internazionale nel mondo dell’arte contemporanea.
Il Premio Cairo
Nato nel 2000 dalla volontà del presidente Urbano Cairo di sostenere i giovani artisti italiani e di far conoscere al pubblico nuovi protagonisti, nuove tendenze e nuovi linguaggi presenti nella ricerca d’arte contemporanea, il Premio Cairo, giunto alla 22a edizione, si è confermato nel tempo come la più autorevole e prestigiosa opportunità per i giovani artisti in Italia. Un importante trampolino di lancio che offre agli artisti la duplice opportunità di consolidarsi nel panorama artistico nazionale ed internazionale e di vivere una grande esperienza: selezionati anno dopo anno dalla redazione di Arte e chiamati a realizzare per l’occasione opere inedite, valutate da una Giuria di altissimo profilo.
Le biografie dei 20 artisti del 2023
Alessandro Sicioldr Bianchi
La poetica di Alessandro Sicioldr Bianchi (Tuscania, Viterbo, 1990) nasce da un sapiente profluvio di citazioni: formatosi presso lo studio del padre, senza un percorso classico in accademia, l’artista dimostra di conoscere a fondo la tradizione, traendo dal Manierismo e dai maestri fiamminghi l’ossessione per il dettaglio, così come la stesura uniforme della luce e del colore, mentre deve al Surrealismo, e a Max Ernst in particolare, l’onirismo delle scene. Le figure filiformi e androgine che popolano le tele sembrano colte nel mezzo di rituali sconosciuti, si muovono tra strani palazzi e boschi incantati, in cui risuonano persino echi della narrativa fantasy. E così l’antico e il nuovo si incontrano, a dimostrazione che il modo migliore per essere contemporanei è non esserlo affatto.