Ri-Connessioni, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Arvin Golrokh incluso nella mostra collettiva "Ri-Connessioni"

Ri-Conessioni nasce dalla collaborazione tra il Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La mostra presenta le opere di Arvin Golrokh (Teheran, 1992), Bahar Heidarzade (Teheran, 1981) e Ahmad Nejad (Lahyjan, 1968), accomunati dall'esperienza della migrazione dalla terra in cui sono nati a Torino, città in cui vivono.

La mostra è concepita come uno spazio polifonico in cui riflettere sui meccanismi di conservazione e trasmissione della memoria. Attraverso la pittura e la fotografia, le opere esposte offrono allo spettatore stratificazioni di tempi, luoghi ed esperienze e fanno luce sulla natura del ricordo e sulle sue implicazioni nella vita quotidiana. Il tema che accomuna le pratiche artistiche di Arvin Golrokh, Bahar Heidarzade e Ahmad Nejad è la memoria del Paese d'origine, specchio del passato e patrimonio inalienabile di immagini che contribuiscono a connotare l'identità di ciascun artista.

 

 

Arvin Golrokh (Teheran, 1992)

 

La sua ricerca riguarda il confronto tra le esperienze vissute in patria e quelle più recenti nel mondo occidentale.
L'attenzione principale è rivolta a come e in che direzione la società e il governo cercano di controllare e influenzare la visione delle persone. Tenendo conto di questa considerazione, afferma l'importanza di mantenere un punto di vista chiaro e indipendente sul mondo e sulla vita. In quest'ottica, le esperienze della sua famiglia e il suo passato a Teheran hanno fornito diversi strumenti per comprendere e analizzare le dinamiche di controllo.

Marzo 28, 2024
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