AFRICA UNIVERSE 2: Januario Jano / Joël Andrianomearisoa / Amani Bodo / Abdoulaye Konaté / Troy Makaza / Vitshois Mwilambwe Bondo / Ifeoma U. Anyaeji / Amina Zoubir

Comunicato stampa
 
Primo Marella Gallery è lieta di presentare la mostra Africa Universe - Part II, sequel di Africa Universe, una mostra monumentale divisa in tre capitoli, inaugurata nel settembre 2019.
 
 
Interamente dedicato all'arte africana contemporanea, Africa Universe - Part II è un importante progetto incentrato su alcuni dei più interessanti artisti africani contemporanei. In mostra, accanto ad opere storiche, verranno presentate opere inedite, alle quali gli artisti hanno lavorato duramente durante questo complicato periodo, che sono state da loro tradottte tradotte nelle loro esperienze personali, ma allo stesso tempo universali, con linguaggi artistici e modi di espressione di prim'ordine. Oggi, la loro arte è diventata transnazionale ed è stata finalmente riconosciuta istituzionalmente e inserita nel più ampio contesto dell'arte contemporanea.
 
 
A causa delle restrizioni italiane dovute al COVID-19, Primo Marella Gallery presenta Africa Universe - Part II in un formato online, che permette di raggiungere tutti voi nel mondo, anche se non fisicamente, almeno virtualmente. La mostra, già allestita, sarà fisicamente aperta non appena il governo ce lo permetterà, basterà fissare un appuntamento.Speriamo davvero di avervi presto ospiti in galleria!

 

La mostra includerà le opere di nove artisti. Abdoulaye Konaté, che crea principalmente installazioni tessili su larga scala utilizzando abiti tessuti e tinti, materiali originari della sua terra natale, il Mali, ed esplora sia il linguaggio estetico che le diverse questioni socio-politiche e ambientali; Joël Andrianomearisoa, un artista malgascio che lavora con diversi mezzi come installazioni, sculture e tessuti. In ogni pezzo si propone di trovare varie sfumature di colori così come diversi attitudes di questi ultimi; Januario Jano, artista angolano versatile, esplora le nozioni opposte della cultura pop moderna e delle pratiche tradizionali nelle sue sculture, installazioni (video, fotografia, suono) e performance; Ghizlane Sahli indaga il potere dei materiali: le loro trame e l'universalità. Le sue forme principali sono le Alveoles - alveoli (ricamo tridimensionale, ricavato dalle cime di bottiglie usate, ricoperte di filo di seta), immaginate come cellule umane che generano anche parti femminili; Le opere surreali di Troy Makaza, intrecciate con corde di silicone infuso a pittura, popolano lo spazio antecedente a due diversi mezzi: pittura e scultura, creando ragnatele filiformi, producendo potenti metafore di spazi sociali e intimi; Le composizioni pittoriche energiche, colorate e narrative di Amani Bodo rivelano la percezione dell'artista della realtà sociale, culturale, politica ed economica dello Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo); Ifeoma U. Anyaeji, un'artista neo-tradizionale nigeriana, ha sviluppato uno stile chiamato "Plasto-Art", che definisce un processo di rifacimento eco-estetico. Nei suoi lavori, Ifeoma trasforma il mezzo primario - sacchetti e bottiglie di plastica non biodegradabili usati - applicando le sue abilità artigianali di una tecnica d’intreccio di capelli tradizionale nigeriana chiamata threading, combinata con le tradizionali tecniche di tessitura di vimini e tessuti; Le installazioni, i disegni, i video, le sculture, le fotografie, la land art di Amina Zoubir sono interventi testuali e contestuali sui materiali: cera, legno, metalli e muro, rivelano e decostruiscono un'allusione comportamentale dell'inconscio e dell'immaginazione degli individui, evolvendosi in uno spazio predeterminato secondo i contesti socioculturali, etnofisici e politici; Vitshois Mwilambwe Bondo, presenta collage su tela e installazioni che interrogano il senso profondo della società contemporanea, con particolare attenzione ai temi della globalizzazione, del dialogo interculturale e del potere violentemente esercitato dai forti sui deboli.

 

Foto esposizione
Opere