The Black Era: Joel Andrianomearisoa / Abdoulaye Konatè / Gary Simmons / Rashid Johnson / Theaster Gates
passate exhibition
Comunicato stampa
Primo Marella Gallery è lieta di presentare nello spazio della galleria milanese la mostra THE BLACK ERA. Questo progetto monumentale, che metterà in dialogo cinque artisti – alcuni africani e alcuni afroamericani – sarà incentrato sull'uso del nero come allusione a un modello anticipatore in grado di distruggere gli schemi. Attraverso l'estremismo delle loro tecniche, questi artisti sovvertono il sistema e aprono nuove direzioni al futuro dell'arte.
L’arte di questo periodo, pre, durante e post pandemico, vede una buona predominanza degli artisti di colore americani, che tramite il loro lavoro, dimostrano una forza e un’innovatività che spiazza, aggiorna e talvolta supera altre ricerche artistiche contemporanee, seppur valide.
L’affermazione di questi artisti, quali, Mark Bradford, Theaster Gates, Rashid Johnson, Mikalene Thomas, Kara Walker, Lorna Simpson, Gary Simmons, tra gli altri, avviene mentre in America assistiamo a continue ondate di protesta a tutela
dei diritti civili a difesa della popolazione di colore in risposta ai numerosi soprusi subiti e agli omicidi compiuti da parte della polizia americana.E mentre Black Lives Matter è ormai il movimento trasversale verso cui si coagulano queste proteste, sul fronte artistico, come contraccolpo, si celebra il successo vorticoso e l’ascesa degli artisti afroamericani, consolidato dal mercato, dalle big galleries e dalle maggiori case d’asta.
Il fenomeno di rivendicazione che ha spinto i “neo-nati” artisti afroamericani ad una produzione quasi forsennata, non è un fatto esclusivamente contemporaneo, ma affonda le sue radici ben oltre quattrocento anni fa. Una voglia e un’esigenza di riscatto su decenni, secoli di sopportazione, talvolta sfociata nell’oppressione e nella discriminazione razziale.
Questi artisti si ritrovano costretti a dover fare i conti con un passato opprimente, ma che butta le basi per un’emancipazione solida che sfocia proprio nell’arte - Eppure mentre gli artisti afroamericani hanno trovato spazio nel mercato dell’arte, gli artisti africani ci stanno piano piano entrando adesso.
L'arte contemporanea africana ha tardato ad arrivare, ma ciò non significa che non ci fosse o che non esistessero artisti validi, capaci e desiderosi di comunicare tramite i loro lavori; significa piuttosto che è tardato ad arrivare un interesse nei loro riguardi, per via di uno scetticismo generale verso le loro pratiche artistiche e a causa della loro origine. Forse, ancora una volta, avevamo lo sguardo rivolto altrove.
Dobbiamo però sottolineare, come da qualche anno l’attenzione del mercato più anticipatorio e attento, e delle istituzioni, si è rivolta verso l’ultima generazione di artisti africani, che dal nulla, sono entrati nel panorama artistico contemporaneo grazie alle loro sperimentazioni, alla loro bravura, e ai loro principi artistici, e che hanno, e stanno tuttora, scompaginando lo Status Quo artistico mondiale.
Questi artisti, prima pochi, ma recentemente molti di più, stanno entrando ora nel mirino dei collezionisti internazionali, e sono sempre più presenti nelle maggiori fiere e nelle aste a tal punto da essere contesi dalle gallerie europee, che non possono permettersi di non avere alcuni esponenti dell'arte africana nel proprio programma.
The Black Era vuole porre l’attenzione su questo momento storico, mettendo a confronto le due realtà sopra citate, realtà che in un primo momento potrebbero apparire piuttosto simili e coese, ma che invece hanno un pubblico e un mercato ancora piuttosto differenti, con forti sperequazioni tra i valori economici degli esponenti di questi due gruppi, ma non di quelli artistici .
La mostra The Black Era si pone l’obiettivo di vedere queste due realtà unite, a confronto, e per la prima volta presentate assieme. Abbiamo scelto le opere di alcuni dei più rappresentavi artisti afroamericani vicino a quelle di alcuni importanti artisti africani, facendoli dialogare anche attraverso un tema comune, ovvero il frequente utilizzo nelle loro opere del colore “nero”, spesso mitigato dal grigio, o in opposizione al bianco, in una mostra che vuole celebrare questa contrapposizione evidenziando come anche il colore, per l’appunto il nero, sia un ulteriore elemento di analisi della loro pratica.
Nera è la pelle, nero è il colore delle opere, nera è la nostra epoca, forse oscura.
Ma nera è l’eleganza, nero è il gusto, nera la bellezza.
Questi autori ci ammaliano tramite la scelta di ricerche estreme e affascinanti e tramite le loro inevitabili difformità. L’esperienza della visione è unica e l’emozione contagiosa. Percepiamo l’idea che la Black Era è una Nuova Era. Come se in questi lavori venissero gettate le basi del futuro, un futuro da cui non si può più scappare; ed è impossibile tornare indietro.
La forza e il vigore di questi artisti, uniti all’eleganza stilistica e alla radicalità del linguaggio artistico di ognuno di loro, ci lasciano spiazzati e ci immergono in una nuova dimensione. Da qui certamente l’arte di questa epoca sta passando, e loro sono alcuni dei testimoni più straordinari di questo processo storico.
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