Like Paintings: Masayuki Arai

Comunicato stampa
In che modo la propria soggettività cattura e rappresenta il mondo reale? 
Anche se ognuno di noi forma il proprio mondo soggettivo, abbiamo anche una visione soggettiva comune che funziona all’interno di un gruppo sociale. Così come si dice che il soggetto esiste nel riflesso dell’esistenza dell’altro, anche la soggettività è influenzata dall’esterno in una struttura annidata in cui interno ed esterno sono indistinguibili. Si potrebbe dire che i molteplici strati di reciprocità sono le cause degli spostamenti d’asse che scuotono costantemente le nostre immaginazioni e percezioni del luogo che chiamiamo realtà, in cui collochiamo i nostri corpi.
Raccolgo fotografie che (presumo) sono state scattate da altri su Internet, incollo la stampa sulla mia tela e la espando al di fuori della cornice grazie all’immaginazione. Questo è il mio processo di lavoro. Il metodo pittorico che utilizzo si allontana dal linguaggio visivo del pennello, utilizzando invece una siringa per far gocciolare la pittura sulla tela, con l’obiettivo di unire l’aspetto fisico, ovvero che la pittura non è altro che pittura, e l’approdo concettuale dell’immagine come illusione. All’interno della tela c’è la “traccia” della fotografia da cui è partito il dipinto. Dopo che l’ambiente immaginario dell’immagine è stato aggiunto e dipinto, viene staccato e gettato via; come se stessi scambiando il punto di vista di un altro con il mio. Gli spettatori non potranno mai conoscere le origini del mio punto di vista, ma allo stesso tempo non potrò mai cogliere appieno l’interezza della fotografia che ho usato come motivo, muovendomi così avanti e indietro tra il proprio punto di vista e quello degli altri.
 
Nell’atto seriale di sovrapporre un’immagine (immaginazione) a un’immagine (fotografia) per creare un’immagine (dipinto), gli strati multipli di immagini costituiranno a un certo punto un quadro. Attraverso l’esistenza dello spettatore, tuttavia, essa viene rilasciata di nuovo nello spazio e si lega a una nuova immagine (rappresentazione). È in questa catena instabile di trasferimenti che sento qualcosa di vicino alla speranza.

 

- Masayuki Arai

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